Si apre la scena in un parco giochi. Un bambino, il protagonista, sta seduto su un'altalena che dondola piano con la faccia triste. Si guarda in torno e con dei cambi di scena si vede lui seduto su un girello, su un animale a dondolo, su un'altalena (quella per due persone), su uno scivolo e affacciato alla finestra di una casetta finta, sempre con un'atteggiamento sconsolato.
A questo punto, dalla chioma di un albero spunta la testa di una creatura (orecchie appuntite e occhi con la pupilla verticale) che somiglia ad un bambino, che guarda incuriosito il protagonista.
La creatura si avvicina al parco giochi e sorride al protagonista, che però si ritrae, diventando rosso per la vergogna. La creatura insiste e lancia un bastone ai piedi del protagonista, mettendosi in guardia come in un duello. Il protagonista allora sorride appena e da lì partono scene in cui i due adesso giocano sugli stessi giochi di prima, ma adesso in due e divertendosi. Cambia la luce, diventa più calda e la creatura sorride al bambino e gli fa un cenno di saluto con la mano, decisa ad andarsene. Il protagonista rimane prima perplesso, poi si intristisce. Allora la creatura gli indica un punto vicino e con uno zoom out il bambino si accorge che accanto a lui c'è una palla. Alza lo sguardo e vede un gruppetto di bambini che sta giocando e uno gli fa segno con la mano indicando il pallone.
Il protagonista sorride e prende la palla, ma mentre va verso i bambini si gira e cerca con lo sguardo il suo amico, che però è sparito. Dopo un attimo di smarrimento il bambino si volta e raggiunge gli altri, mentre dall'albero la creatura, adesso molto più piccola, lo guarda seduta su un ramo e sorride.
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